Sabato 7 dicembre 2024
la fioriera ricavata da una cassa militare russa è stata donata al Papa da Frontiere di pace
Cambiare un oggetto simbolo di guerra e di sofferenza
per farlo rinascere con la vita di un seme che diventa fiore
Un “dono” particolare a papa Francesco dalla martoriata Ucraina. Questa mattina a margine dell’udienza generale in piazza San Pietro, il gruppo “Frontiere di Pace” della diocesi di Como ha potuto portare a papa Francesco due casse di munizioni utilizzate dai russi e trasformate in fioriere. Il Papa ne ha benedetta una. L’altra gli è stata consegnata in dono. In un incontro più ristretto, il coordinatore del gruppo Giambattista Mosa (presidente di Frontiere di Pace), e il parroco della parrocchia di Santa Maria Assunta di Maccio a Villa Guardia (Como), don Gianluigi Zuffellato hanno avuto modo di spiegare al Papa il senso di questa iniziativa. …
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Da: “Il Settimanale della Diocesi di Como”
… Mattinata fredda ma illuminata dal sole, l’ingresso nella suggestiva piazza per lo speciale incontro col pontefice. Delegazione di 17 persone: col parroco di Maccio, don Gigi Zuffellato, 16 volontari in rappresentanza del gruppo Frontiere di Pace, attivo in missioni umanitarie in Ucraina. I volontari sono espressione della parrocchia maccese e di altre comunità, come quelle di Montano Lucino e di Faloppio, segno della condivisione che il gruppo ha saputo creare da quasi tre anni.
Per il sommo pontefice in dono alcuni oggetti emblematici del gruppo Frontiere di Pace: la maglietta azzurra, il libro con le testimonianze delle persone ucraine oppresse dalla guerra, una stella di legno realizzata da un volontario, il braccialetto di Frontiere di Pace e una cassa dell’esercito russo recuperata in Ucraina: un contenitore di munizioni trasformato in fioriera, simbolo di pace.
Entusiasmo tra i volontari per lo straordinario incontro con papa Francesco. In particolare, la benedizione della cassa rappresenta una generale benedizione della decina di casse dell’esercito russo abbandonate sul campo di battaglia e recuperate dai volontari per trasformarle in simboli di pace.
da: Primacomo – Quotidiano di informazione online
Chi siamo – Frontiere di Pace
“Un viaggio, due ritorni”
La testimonianza di Laura dopo la 31^ missione umanitaria a Kharkiv.
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Sabato 7 dicembre 2024
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di Giambattista Mosa
L’immenso dono di essere a Roma in Vaticano, per l’Udienza Generale di mercoledì 4 dicembre, e di consegnare nelle mani e nel cuore del Santo Padre, Papa Francesco le sofferenze e le speranze della “martoriata Ucraina”, tutte le persone e gli incontri che ci hanno fatto emozionare, gioire e soffrire durante le 31 missioni umanitarie svolte fino ad oggi; sofferenze rappresentate dalla cassa che conteneva le munizioni russe “sparate” in terra Ucraina, cassa che oggi contiene la terra raccolta a Kharkiv, terra impregnata di paura e sofferenza; speranza forte, perché da quella terra, dalla cassa, ora cresce e germoglia una pianta, un fiore che rappresenta il desiderio e lo sforzo della costruzione della pace e della giustizia per questo popolo.
Portiamo al Papa, nelle sue mani, questa sofferenza ma anche questa speranza e questo desiderio, sforzo forte di pace, sforzo per la giustizia, che sola può preparare alla pace e sminare i cuori. Portiamo con noi, a lui, l’Ucraina tutta, con grande umiltà, ma nella certezza che il suo cuore è talmente profondo che tramite il Santo Padre, la nostra richiesta diventa preghiera potente, la nostra denuncia tocchi la radice stessa del male, la nostra speranza e desiderio raggiunga l’Assoluto che la storia trascende.
Insieme alla cassa doniamo anche il libro di Frontiere di Pace, sono gli incontri fatti durante le missioni umanitarie, sono persone, storie vere, gliele appoggiamo nel suo cuore, tra le sue mani.
“Andiamo avanti! ” ci ha risposto a bruciapelo, ci ha esortato, il Santo Padre.
Andiamo avanti insieme, nell’impegno e nello sforzo di costruire la pace. Proseguiamo nelle missioni umanitarie insieme a tutte le comunità e i gruppi che ci sostengono, insieme al nostro Cardinale Oscar Cantoni, Vescovo di Como che ringraziamo per aver appoggiato questo nostro progetto delle casse fioriere di pace; ringraziamo Marco Meroni per la condivisione e il supporto al progetto; ringraziamo i Figli Dei Fiori per la generosa disponibilità all’allestimento di due casse delle munizioni. Ringraziamo particolarmente la cara Sestra Olexia che ci ha aiutato a recuperare ben 10 casse delle munizioni, oggi nel nostro magazzino.
Metteremo all’asta tutte queste casse fioriere per sostenere le missioni umanitarie future e per raccogliere fondi per la borsa annuale di studio, che vogliano consegnare ogni anno ad uno studente/essa di Kharkiv in ricordo della piccola Maria. Grazie alla parrocchia di Maccio e don Gigi Zuffellato, e a tutte le comunità che partecipano delle missioni umanitarie e di pace. “Andiamo avanti!”.
Immagini e testo di Frontiere di Pace. (Per gentile concessione di Giambattista Mosa).