Corali

1/01/2024 Maria Santissima Madre di Dio; foglietto della Santa Messa

57^ GIORNATA MONDIALE DELLA PACE

Maria Santissima Madre di Dio

di don Gigi:

dal sito web: www.vatican.va

1 GENNAIO 2024 – 57^ GIORNATA MONDIALE DELLA PACE

Dal Messaggio di Sua Santità Francesco per la LVII Giornata Mondiale della Pace –1° Gennaio 2024

Intelligenza artificiale e pace

UN TEMA ‘NUOVO’ E DIFFICILE: Il Messaggio di quest’anno di papa Francesco su intelligenza artificiale e pace ci conferma che lui e i suoi collaboratori hanno una lungimiranza di analisi e una capacità di comprensione di quanto accade nel mondo veramente inarrivabili. Questo testo è tragico nelle modalità in cui riesce a illustrare i problemi e puntuale nell’invitare tutti alla riflessione e a una presa di coscienza delle responsabilità, anche piccole, di ciascuno.

Tuttavia, “no al catastrofismo”! In ogni caso gli algoritmi, per quanto potranno essere perfezionati e affinati, risponderanno sempre a regole pensate non da macchine ma dagli uomini. Ecco perché il Papa ha voluto il Messaggio per la Pace 2024 su questo tema che apparentemente può sembrare “strano” e che c’entri poco con il tema della Pace:

  • LA QUESTIONE DI FONDO E’ ETICA. Se manca l’etica al progresso, manca ciò che da senso e direzione alle scoperte scientifiche, e perciò alle scelte pratiche dell’uomo. Ha dunque ragione il Papa a ricordare che la tecnologia non è neutrale, ovvero non diventa buona o cattiva sulla mera base dell’utilizzo che di essa ne facciamo. Porta piuttosto in sé tutta la cultura che la genera, quella che fa dell’efficienza il principio più alto con cui misurare le cose.
  • LA CHIESA PUO’ AFFRONTARE QUESTI TEMI? CERTO! Come diceva san Paolo VI la “Chiesa è maestra in umanità”. E quindi la Chiesa da il suo contributo nel dibattito pubblico su cosa è scienza e tecnologia… sono aspetti che fanno parte della vita dell’uomo e anche la tecnologia rientra nel piano di Dio per l’umanità. Motivo per cui è bene affrontare questi temi, analizzare i fenomeni senza paure, idolatrismi o rifiuti aprioristici. La teologia si occupa, dunque, anche di tecnologia: è una questione antropologica, una dimensione della nostra umanità che va conosciuta per essere compresa e usata veramente “con” intelligenza.
  • IL RISCHIO: CHE UNA PARTE DELL’UMANITA’ RESTI INDIETRO: In un mondo affetto da ingiustizie sociali scandalose, dove quasi un miliardo di persone vive in condizioni di povertà estrema, in scarsità di cibo, acqua e medicine, dove 250 milioni di bambini e ragazzi non hanno accesso all’istruzione, dove metà della popolazione mondiale è esclusa dai servizi sanitari di base, dove 50 milioni di persone vivono in condizioni di moderna schiavitù, costretti a lavori o a matrimoni forzati, dove più di 100 milioni sono in fuga da guerre e violenze; come è possibile ingenuamente presumere, in questo mondo, che l’intelligenza artificiale sia immune da queste ingiustizie e non possa lei pure alimentarle? Vi è il serio pericolo – il Santo Padre lo intuisce – che la voce dei poveri e degli emarginati venga ancora una volta dimenticata, che le logiche del mercato e del profitto la facciano da padrone, che la dignità umana e la fraternità universale vengano eluse, che la politica arrivi troppo tardi a correggere un processo irrimediabilmente viziato.

IL PROGRESSO DELLA SCIENZA E DELLA TECNOLOGIA COME VIA VERSO LA PACE. La Sacra Scrittura attesta che Dio ha donato agli uomini il suo Spirito affinché abbiano «saggezza, intelligenza e scienza in ogni genere di lavoro» (Es 35,31). L’intelligenza è espressione della dignità donataci dal Creatore, che ci ha fatti a sua immagine e somiglianza (cfr Gen 1,26). La scienza e la tecnologia manifestano in modo particolare tale qualità fondamentalmente relazionale dell’intelligenza umana: sono prodotti straordinari del suo potenziale creativo.

IL FUTURO DELL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE TRA PROMESSE E RISCHI. I nuovi strumenti digitali stanno cambiando il volto delle comunicazioni, della pubblica amministrazione, dell’istruzione, dei consumi, delle interazioni personali e di innumerevoli altri aspetti della vita quotidiana.

LA TECNOLOGIA DEL FUTURO: MACCHINE CHE IMPARANO DA SOLE, che sollevano questioni che superano gli ambiti della tecnologia e dell’ingegneria e hanno a che fare con una comprensione strettamente connessa al significato della vita umana, ai processi basilari della conoscenza e alla capacità della mente di raggiungere la verità.

IL SENSO DEL LIMITE NEL PARADIGMA TECNOCRATICO. Tutto ciò deve farci riflettere su un aspetto tanto spesso trascurato nella mentalità attuale, tecnocratica ed efficientista, quanto decisivo per lo sviluppo personale e sociale: il “senso del limite”.

TEMI SCOTTANTI PER L’ETICA. In futuro, l’affidabilità di chi richiede un mutuo, l’idoneità di un individuo ad un lavoro, la possibilità di recidiva di un condannato o il diritto a ricevere asilo politico o assistenza sociale potrebbero essere determinati da sistemi di intelligenza artificiale….

TRASFORMEREMO LE SPADE IN VOMERI? In questi giorni, guardando il mondo che ci circonda, non si può sfuggire alle gravi questioni etiche legate al settore degli armamenti.

SFIDE PER L’EDUCAZIONE E PER LO SVILUPPO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE.

Spero che questa riflessione incoraggi a far sì che i progressi nello sviluppo di forme di intelligenza artificiale servano, in ultima analisi, la causa della fraternità umana e della pace. Non è responsabilità di pochi, ma dell’intera famiglia umana. La pace. La mia preghiera all’inizio del nuovo anno è che il rapido sviluppo di forme di intelligenza artificiale non accresca le troppe disuguaglianze e ingiustizie già presenti nel mondo, ma contribuisca a porre fine a guerre e conflitti, e ad alleviare molte forme di sofferenza che affliggono la famiglia umana. Possano i fedeli cristiani, i credenti di varie religioni e gli uomini e le donne di buona volontà collaborare in armonia per cogliere le opportunità e affrontare le sfide poste dalla rivoluzione digitale, e consegnare alle generazioni future un mondo più solidale, giusto e pacifico.

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