Il presepe giubilare a Maccio

Il presepe giubilare a Maccio

visitabile nella chiesa di Maccio fino alla fine di febbraio 2025

guida all’interpretazione:

è Gesù il segno della vita nuova che possiamo ritrovare attraverso il Giubileo
Nella Roma che accoglie il Giubileo, il mondo vecchio e stanco attende un SALVATORE.

 * lo sfondo in cui si svolge la scena è chiaro: siamo a Roma, in Piazza S.Pietro; il tutto vuole essere un omaggio al Giubileo 2025, aperto nella notte di Natale. Vi sono scene di vita quotidiana, elementi tipici della vita romana, al centro si svolge pure una processione religiosa…

* in primo piano occupano tutta la scena due grossi monumenti romani:

– un Arco trionfale: erano costruiti per esaltare le gesta dei condottieri, sotto vi sfilavano gli imperatori con gli eserciti per celebrare i loro trionfi. La scelta di rappresentare la Natività proprio lì sotto (e non nella tradizionale “capanna” o “stalla”) invita la nostra fede a vedere in Gesù, Figlio di Dio fatto carne, l’unico vero “trionfo” della storia, prendendo Lui il posto dei poveri trionfi umani.

– un Tempio in rovina: indica che la nascita del Salvatore ha posto fine alle religioni umane, tentativi insufficienti della ricerca di Dio. Con la venuta di Gesù, l’uomo trova Dio, accogliendo quel Dio venuto sulla terra!

– fine del culto antico, inizio del culto nuovo: Notate al suo interno l’altare dei sacrifici ancora macchiato di sangue, simbolo di riti che si sono dimostrati inutili: con Gesù tutto questo è finito, perchè sarà Lui a porre inizio al culto nuovo, quello della vita donata e offerta al Padre (anche la nostra, dal Battesimo in poi); Gesù offre a tutti la Salvezza non più sacrificando cose o animali, ma sacrificando se stesso e donandoci la Sua vita!

– la presenza di rovine dell’antichità classica (templi, colonne, statue, ecc.) nella tradizione presepistica, rappresentano la decadenza del mondo in cui il Salvatore è venuto attraverso la sua nascita. Le guerre ci dimostrano che questo mondo è stanco ed incapace di salvarsi “da solo”, se non grazie all’intervento “esterno” di Dio.

– i due pozzi, entrambi nelle vicinanze dei monumenti romani, indicano che là bisogna attingere per poter rivivere. L’acqua è sempre stato simbolo di rinnovamento, di novità di vita e di purificazione dalla vita vecchia, tema caro al Giubileo: invito alla revisione di vita, alla conversione e al rinnovamento, grazie  al dono dell’Indulgenza plenaria.

UN SINCERO  RINGRAZIAMENTO A CHI LO HA PREPARATO PER NOI!

don Gigi

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