Solennità dell’Assunta; 15 agosto 2024

15 AGOSTO 2024

Orario S. Messe

Parrocchia Santa Maria Assunta in Maccio
Santuario Santissima Trinità Misericordia

s. Messa prefestiva: mercoledì 14 agosto ore 18.00

S. Messa concelebrata, presiede la s. Messa Mons. Oscar Cantoni, Vescovo di Como.

s. Messa festiva: domenica 15 agosto

ore 8.30
ore 10.30
ore 20.15

Solenne Atto di Affidamento a Maria Madre della Misericordia

giovedì 15 agosto ore 17.00

ore 21.00: s. Rosario itinerante (ritrovo in piazza).

di don Gigi:

SOLENNITÀ DELL’ASSUNZIONE DI MARIA AL CIELO

«Maria, dolce Regina del cielo, donaci giorni di pace, veglia sul nostro cammino, fa che vediamo il tuo Figlio, pieni della gioia del Cielo»

(Inno dei Secondi vespri della Solennità)

Maria è stata la prima a credere nel Figlio di Dio, ed è la prima ad essere assunta in cielo in anima e corpo. Per prima ha accolto e preso in braccio Gesù quando era ancora bambino, ed è la prima ad essere accolta dalle sue braccia per essere introdotta nel Regno eterno del Padre. Maria, umile e semplice ragazza di un villaggio sperduto nella periferia dell’impero romano, proprio perché ha accolto e vissuto il Vangelo, è ammessa da Dio a stare per l’eternità accanto al trono del Figlio. È così che il Signore “rovescia i potenti dai troni e innalza gli umili”.

L’Assunzione di Maria è un mistero grande che riguarda ciascuno di noi, riguarda il nostro futuro. Maria, infatti, ci precede nella strada sulla quale sono incamminati coloro che, mediante il Battesimo, hanno legato la loro vita a Gesù, come Maria legò a Lui la propria vita.

La festa di oggi ci fa guardare al cielo, preannuncia i “cieli nuovi e la terra nuova”, con la vittoria di Cristo risorto sulla morte e la sconfitta definitiva del maligno. Pertanto, l’esultanza dell’umile fanciulla di Galilea, espressa nel Magnificat, diventa il canto dell’umanità intera che si compiace nel vedere il Signore chinarsi su tutti gli uomini e tutte le donne, umili creature, e assumerli con sé nel cielo. Il Signore si china sugli umili, per alzarli, come proclama il cantico del Magnificat. Questo canto di Maria ci porta anche a pensare a tante situazioni dolorose attuali, in particolare alle donne sopraffatte dal peso della vita e dal dramma della violenza, alle donne schiave della prepotenza dei potenti, alle bambine costrette a lavori disumani, alle donne obbligate ad arrendersi nel corpo e nello spirito alla cupidigia degli uomini. Possa giungere quanto prima per loro l’inizio di una vita di pace, di giustizia, di amore, in attesa del giorno in cui finalmente si sentiranno afferrate da mani che non le umiliano, ma con tenerezza le sollevano e le conducono sulla strada della vita, fino al cielo. Noi siamo quelle mani per la donna e l’uomo di oggi, se lo vogliamo… Buona Festa a tutti!    don Gigi.

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